*Очень хорошо написано и это понятно даже по гугловскому переводу. Может кто-нибудь осилит итальянский?*

Tokio Hotel, la voce di Bill
Un bambino è sito in piedi, davanti ad un televisore.
Attraverso quella doppia scatola, attraverso quell’apparecchio elettronico, si propaga una voce femminile, una voce limpida, famosa.
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Una voce che giunge sino alle orecchio del bimbo, che percorre i suoi cunicoli fino a raggiungere il cuore, a risvegliare qualcosa di addormentato, qualcosa che non aspetta altro che essere destato.
La voce femminile di Nena, dopo aver cinto il cuore, raggiunge le corde vocali, le muove quasi fossero corde di una chitarra, le fa danzare, le modella…plasma un ardore che il bimbo, non abbandonerà mai.
Un giovane ragazzo, in tenuta militare, varca la soglia di un piccolo palco.
Il pubblico attende un suo cenno, un cenno che parte dalla gola, che si propaga su per la maschera facciale, fino alle labbra.
Come un fiume impetuoso, che sbocca nella sua foce, la voce trabocca; una foce a delta, libera, un’impetuosità dettata dal cuore, un’anima che vibra attraverso la voce, attraverso la passione per il canto.
Un canto che egli vuole condividere, come l’usignolo che si libera mirando all’etere assiepato.
Un canto che avvolge tutto l’uditorio, che materializza le parole, che vanifica le imperfezioni, la ruggine di quella voce non perfettamente sviluppata.
La passione di Bill Kaulitz per il canto, è stata sempre accompagnata, ausiliata, dalla sua particolarissima voce.
Una voce che all’inizio appariva arrugginita, ma la quale ruggine è stata raschiata via. Una piccola voce, che come un fuoco è divampata. Una voce che, tuttora, non smette di migliorarsi, non smette di stupire.
I progressi di Bill son noti ad ogni sua apparizione, già dalla sua breve gara a Star Search al rilascio del primo album della band, Schrei, si notano cambiamenti.
La voce di Bill 13enne è una voce carica di passione, ma priva di controllo, di piena consapevolezza di se stesso; il ragazzo carica troppo senza mantenere un equilibrio, la voce mantiene costante una tonalità nasale, ma, anche se al principio, è possibile individuare la particolarità della voce di Bill, caratteristica che nel tempo non è andata perduta, ma anzi, è stata valorizzata: l’alternanza tra voce calda, e voce ruggente.
Leone ed agnello, che si mescolano, si fondono, si avvicendano in un battito d’ali…
Con l’arrivo di Schrei, la voce appare più sicura, anche se permangono alcune imperfezioni: come per la musica, la voce è ad una fase sperimentale, si susseguono varie tonalità, che però vengono solo tracciate, non marcate; Bill sfrutta la sua voce in una zona di passaggio, esclamando l’acutezza della voce vecchia(Ich Bin Nich’Ich, Rette Mich, Lass Uns Hier Raus)assieme alla potenza di una voce nuova, più adulta, più mascolina, che sta nascendo(Schrei).
Tra Schrei, la voce puerile, e Zimmer 483, la voce maschile, si interpone Schrei So Laut Du Kannst: il ragazzo ha conseguito lo sviluppo, ha posto le basi per la voce futura, la voce si localizza nella parte bassa del viso, più precisa.
Sorge qui, però, un’altra complicazione: la band inizia a comporre rifacimenti acustici(Der Letzte Tag), e questi, nei quali si esprime la vera bravura, il vero talento di un cantante, portano ad un ulteriore errore, che però, nonostante continui nel tempo, non risulta eccessivo, rappresentato dal fiato preso male, e posto ad inizio nota; Bill sembra non dosare il fiato, emanarlo completamente alla prima nota, non è conseguito un buon utilizzo del diaframma. Eppure questo errore quasi svanisce, alla presenza della linearità di Bill, che porta la voce su un terreno piatto, rendendola musica stessa; la voce di Bill, è dotata di una potenza non comune, di un talento che plasma le situazioni, rendendole proprie, non adeguandosi ad esse.
Con Zimmer 483, la voce sembra essersi stabilizzata: alternanza di potenza e calore, linearità, adattamento ad una tonalità maschile; la voce di Bill segue il processo di sviluppo, di potenziamento della band, la quale anch’essa ha raggiunto una stabilità, non risulta mai eccessiva o povera. La voce di Bill assume una limpidezza non comune, che la rende paragonabile alle acque cristalline…potenzia le sue peculiarità, senza però sperimentare, egli risulta sicuro della sua voce, che assume diverse sfaccettature anche nella trasposizione in un’altra lingua, rappresentata dal primo album in inglese Scream, che racchiude il processo di sviluppo vocale tra Schrei e Zimmer 483, dove la voce nuova può essere paragonata a quella vecchia, passata, abbandonata.
Ma Bill, come un qualsiasi cantante che si rispetti, con forte intraprendenza, decise di non fermarsi al suo completo sviluppo, non decide di soffermarsi sui suoi punti forti ma di scoprirne altri, celati, pronti anch’essi a divampare, come ha compiuto la voce di basi, non decide di fermarsi ma di proseguire quel sentiero che ha deciso di percorrere…che ha deciso di percorrere fino alla fine; non sa dove lo condurrà, ma vuole scoprirlo, affrontando energicamente l’ignoto: Humanoid rappresenta l’ignoto che il ragazzo ha scoperto, che è entrato in lui, nella sua completezza, per affinarla, migliorarla, un noto che necessita di espandersi.
L’altalenanza, l’avvicendamento tra toni caldi e toni potenti, tra tonalità pacifiche e ruggenti, assume una nuova connotazione, un nuovo duellante: le tonalità acute. Bill decide di portare la sua voce ad un livello più alto, sempre però mantenendo la corretta posizione nella maschera facciale, nelle cavità che permettono la risonanza della voce, di abbandonare la tonalità maschile(la sottoscritta l’ha testato con la propria voce)per arrivare ad una tonalità intermedia, che gli permette di sfruttare tutte le sue peculiarità; gli acuti veri e propri gli risultano ancora piccoli, ma la voce assume una linearità superiore, a volte contrapponendo superiore ed inferiore(Pain Of Love). La padronanza della voce sulla musica è notevole, essa diventa parte integrante della musica, vanno a formare una sola cosa, come testimoniano i numerosi live sostenuti dalla band.
È stato affrontata la maturazione della voce di Bill negli anni, una voce la quale non ha mai smesso di stupire, ma ciò che sorprende maggiormente, è l’effetto che questa voce, la cui matrice è l’amore per il canto, provoca sui fans: essa penetra, invade, si radica, scava negli animi, varca i confini delle menti.
http://www.newnotizie.it/2010/10/19/tokio-hotel-la-voce-di-bill/

Tokio Hotel, la voce di Bill
Un bambino è sito in piedi, davanti ad un televisore.
Attraverso quella doppia scatola, attraverso quell’apparecchio elettronico, si propaga una voce femminile, una voce limpida, famosa.
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Una voce che giunge sino alle orecchio del bimbo, che percorre i suoi cunicoli fino a raggiungere il cuore, a risvegliare qualcosa di addormentato, qualcosa che non aspetta altro che essere destato.
La voce femminile di Nena, dopo aver cinto il cuore, raggiunge le corde vocali, le muove quasi fossero corde di una chitarra, le fa danzare, le modella…plasma un ardore che il bimbo, non abbandonerà mai.
Un giovane ragazzo, in tenuta militare, varca la soglia di un piccolo palco.
Il pubblico attende un suo cenno, un cenno che parte dalla gola, che si propaga su per la maschera facciale, fino alle labbra.
Come un fiume impetuoso, che sbocca nella sua foce, la voce trabocca; una foce a delta, libera, un’impetuosità dettata dal cuore, un’anima che vibra attraverso la voce, attraverso la passione per il canto.
Un canto che egli vuole condividere, come l’usignolo che si libera mirando all’etere assiepato.
Un canto che avvolge tutto l’uditorio, che materializza le parole, che vanifica le imperfezioni, la ruggine di quella voce non perfettamente sviluppata.
La passione di Bill Kaulitz per il canto, è stata sempre accompagnata, ausiliata, dalla sua particolarissima voce.
Una voce che all’inizio appariva arrugginita, ma la quale ruggine è stata raschiata via. Una piccola voce, che come un fuoco è divampata. Una voce che, tuttora, non smette di migliorarsi, non smette di stupire.
I progressi di Bill son noti ad ogni sua apparizione, già dalla sua breve gara a Star Search al rilascio del primo album della band, Schrei, si notano cambiamenti.
La voce di Bill 13enne è una voce carica di passione, ma priva di controllo, di piena consapevolezza di se stesso; il ragazzo carica troppo senza mantenere un equilibrio, la voce mantiene costante una tonalità nasale, ma, anche se al principio, è possibile individuare la particolarità della voce di Bill, caratteristica che nel tempo non è andata perduta, ma anzi, è stata valorizzata: l’alternanza tra voce calda, e voce ruggente.
Leone ed agnello, che si mescolano, si fondono, si avvicendano in un battito d’ali…
Con l’arrivo di Schrei, la voce appare più sicura, anche se permangono alcune imperfezioni: come per la musica, la voce è ad una fase sperimentale, si susseguono varie tonalità, che però vengono solo tracciate, non marcate; Bill sfrutta la sua voce in una zona di passaggio, esclamando l’acutezza della voce vecchia(Ich Bin Nich’Ich, Rette Mich, Lass Uns Hier Raus)assieme alla potenza di una voce nuova, più adulta, più mascolina, che sta nascendo(Schrei).
Tra Schrei, la voce puerile, e Zimmer 483, la voce maschile, si interpone Schrei So Laut Du Kannst: il ragazzo ha conseguito lo sviluppo, ha posto le basi per la voce futura, la voce si localizza nella parte bassa del viso, più precisa.
Sorge qui, però, un’altra complicazione: la band inizia a comporre rifacimenti acustici(Der Letzte Tag), e questi, nei quali si esprime la vera bravura, il vero talento di un cantante, portano ad un ulteriore errore, che però, nonostante continui nel tempo, non risulta eccessivo, rappresentato dal fiato preso male, e posto ad inizio nota; Bill sembra non dosare il fiato, emanarlo completamente alla prima nota, non è conseguito un buon utilizzo del diaframma. Eppure questo errore quasi svanisce, alla presenza della linearità di Bill, che porta la voce su un terreno piatto, rendendola musica stessa; la voce di Bill, è dotata di una potenza non comune, di un talento che plasma le situazioni, rendendole proprie, non adeguandosi ad esse.
Con Zimmer 483, la voce sembra essersi stabilizzata: alternanza di potenza e calore, linearità, adattamento ad una tonalità maschile; la voce di Bill segue il processo di sviluppo, di potenziamento della band, la quale anch’essa ha raggiunto una stabilità, non risulta mai eccessiva o povera. La voce di Bill assume una limpidezza non comune, che la rende paragonabile alle acque cristalline…potenzia le sue peculiarità, senza però sperimentare, egli risulta sicuro della sua voce, che assume diverse sfaccettature anche nella trasposizione in un’altra lingua, rappresentata dal primo album in inglese Scream, che racchiude il processo di sviluppo vocale tra Schrei e Zimmer 483, dove la voce nuova può essere paragonata a quella vecchia, passata, abbandonata.
Ma Bill, come un qualsiasi cantante che si rispetti, con forte intraprendenza, decise di non fermarsi al suo completo sviluppo, non decide di soffermarsi sui suoi punti forti ma di scoprirne altri, celati, pronti anch’essi a divampare, come ha compiuto la voce di basi, non decide di fermarsi ma di proseguire quel sentiero che ha deciso di percorrere…che ha deciso di percorrere fino alla fine; non sa dove lo condurrà, ma vuole scoprirlo, affrontando energicamente l’ignoto: Humanoid rappresenta l’ignoto che il ragazzo ha scoperto, che è entrato in lui, nella sua completezza, per affinarla, migliorarla, un noto che necessita di espandersi.
L’altalenanza, l’avvicendamento tra toni caldi e toni potenti, tra tonalità pacifiche e ruggenti, assume una nuova connotazione, un nuovo duellante: le tonalità acute. Bill decide di portare la sua voce ad un livello più alto, sempre però mantenendo la corretta posizione nella maschera facciale, nelle cavità che permettono la risonanza della voce, di abbandonare la tonalità maschile(la sottoscritta l’ha testato con la propria voce)per arrivare ad una tonalità intermedia, che gli permette di sfruttare tutte le sue peculiarità; gli acuti veri e propri gli risultano ancora piccoli, ma la voce assume una linearità superiore, a volte contrapponendo superiore ed inferiore(Pain Of Love). La padronanza della voce sulla musica è notevole, essa diventa parte integrante della musica, vanno a formare una sola cosa, come testimoniano i numerosi live sostenuti dalla band.
È stato affrontata la maturazione della voce di Bill negli anni, una voce la quale non ha mai smesso di stupire, ma ciò che sorprende maggiormente, è l’effetto che questa voce, la cui matrice è l’amore per il canto, provoca sui fans: essa penetra, invade, si radica, scava negli animi, varca i confini delle menti.
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